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Un imprevisto chiamato amore

Seguo da tanto tempo l’evoluzione del sistema sanitario negli USA (con il mio lavoro è inevitabile) e mai come in questo caso mi pare che il tema sia terribilmente attuale. Obamacare, Medicare, Medicaid… non c’è che l’imbarazzo della scelta. Inoltre, mi pare che i repubblicani non stiano facendo mistero di voler rivedere quanto prima l’impianto della precedente amministrazione. Chissà come andrà a finire.
Ecco perché questo romanzo, pur essendo al cento per cento una storia d’amore, mi è servito anche per mettere nero su bianco quelle che sono le mie personalissime riflessioni sul tema della sanità pubblica vs privata. Spesso in Europa diamo per scontato il sacrosanto diritto di curarci, quando invece in paesi come appunto gli Stati Uniti le differenze tra le aspettative di vita media dei diversi ceti sociali sono abissali. Mi sono documentata a lungo tra una trimestrale di una casa farmaceutica e l’altra e sono rimasta allibita.
Ed è da questo spunto, ahimé molto reale e attuale, che sono partita quando ho pensato alla mia protagonista dichiaratamente mercenaria. Jordan è molto diversa dalle donne in carriera di cui ho spesso scritto, ma proprio per questo ha catturato all’istante la mia attenzione.
Visto che in tantissimi/e mi avete chiesto maggiori dettagli sulla trama del nuovo romanzo, eccola qui sotto. Vi presento Jordan e Rory.

             

Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è appena arrivata a New York intenzionata a realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere a causa della malattia della madre, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un ricco primario piuttosto avanti con gli anni. Ma nel piano non aveva certo previsto che, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all’ospedale, sarebbe svenuta ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt’altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo…

2 thoughts on “Un imprevisto chiamato amore

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