Uncategorized

Come non fare pubblicità

Sì, sì, sarò anche becero femminista e quello che volete, ma la recente e tristemente nota pubblicità dei pannolini Huggies per maschi e per femmine (che ha girato non poco sui canali di cartoni animati che si vedono sulla mia tv di casa), mi faceva venire così tanto l’urticaria che tutte le volte finivo inutilmente per domandarmi:
a) come diavolo avesse fatto l’agenzia pubblicitaria che l’ha ideata a dare il semaforo verde al progetto (ma un test? un gruppo d’ascolto? un cervello?);
b) come cavolo avesse fatto l’azienda ad approvare infine la pubblicità.
Nel mio piccolo ho concluso che si fossero tutti ubriacati. O un colpo di calore. O un virus della follia.
Ma questo non ha comunque attutito la forte, fortissima sensazione di fastidio sulla pelle. Altro che eritema da pannolino…

Cmq, è arrivato il decreto dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. E pensare che sarebbe bastato un po’ di intelligenza.

Il Presidente del Comitato di Controllo visto il telecomunicato “Huggies bimba e Huggies Bimbo. Per un asciutto su misura”, trasmesso sulle reti RAI e Mediaset nel mese di giugno 2015 ritiene lo stesso manifestamente contrario agli art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – e 11 – Bambini e adolescenti – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Il messaggio, volto a promuovere la linea di pannolini “Huggies bimbo” e “Huggies bimba”, per ‘catturare le differenze’ e garantire un ‘asciutto su misura’, tenuto conto delle diverse esigenze di assorbenza per maschio e femmina, si incentra sulla presentazione di diversi modelli e ruoli tra bambino e bambina.
Nello specifico, si propongono:
– per la bambina gli stereotipi del pensare a “farsi bella”, “cercare tenerezza” e “farsi corteggiare da un uomo”;
– per il bimbo si ricorre al desiderio di “fare goal”, di “avventure” e “cercare le donne”.
Le diverse necessità, a livello fisico, di raccolta della pipì per bambini e bambine vengono quindi estese ai desideri futuri dei protagonisti, inquadrati semplicisticamente e manifestati in stereotipi di genere.

Ma vi rendete conto? Nel 2015 le bambine devono farsi belle e farsi corteggiare, mentre i maschietti fare goal e andare in cerca di avventure???
Allibita…

http://www.ilpost.it/giuliasiviero/2015/06/26/pannolini-huggies-una-piccola-vittoria/

PS Messaggio per l’azienda: posto che io e la stagione dei pannolini ci siamo salutate senza rimpianti ormai anni or sono, se cmq fossi una giovane madre che deve fare una scelta di marca, opterei per la concorrenza. Così, proprio per prurito femminista.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.