Uncategorized

Elezioni e femminismo

Chi fa il mio lavoro si troverà volente o nolente a seguire un sacco di tornate elettorali nei paesi più strani e le rispettive formazioni governative. Politica ed economia sono infatti un binomio da cui non si scappa, anche se qualche volta si vorrebbe scappare.
A novembre di quest’anno gli americani voteranno per eleggere il nuovo presidente e sul fronte democratico la Clinton è di nuovo in gara. Questa volta con appoggi piuttosto potenti. Tecnicamente potrebbe quindi diventare la prima donna presidente degli USA. Un fatto piuttosto importante per il movimento femminista, viene da pensare. E invece no. Ho scoperto che le femministe dure e pure non vedono affatto di buon occhio la Clinton perché non le perdonano l’aver perdonato (scusate il gioco di parole) il famoso tradimento Lewinsky.
Maureen Dowd ha dedicato un lungo articolo sul New York Times alla questione questo fine settimana e mi ha fatto riflettere. E’ una lettura interessante che consiglio a chi mastica l’inglese.

http://www.nytimes.com/2016/02/14/opinion/sunday/when-hillary-clinton-killed-feminism.html?smid=tw-share&_r=0

A distanza di 24 ore sto ancora riflettendo: quando si è sposati con un presidente degli USA l’interesse pubblico viene prima di quello familiare? E una presidente donna, la prima, non è comunque meglio di chissà quanti altri anni di uomini al comando?

3 thoughts on “Elezioni e femminismo

  1. Premetto che capisco nulla di politica
    MA
    proverei comunque a mettere una donna al potere (ovvero tifo x lei)…
    Sono arcisicura che farà bene, perché diciamocelo: noi donne abbiamo una marcia in più!
    Facciamo come gli uomini se non meglio nel lavoro e oltre a quello abbiamo casa, figli, scuola, mariti, bucato bla bla bla….
    L’unico punto a nostro sfavore ERA la sindrome premestruale ma adesso ce l’hanno anche i maschi!!! vabbè…

    1. La tesi del neofemminismo made in USA è che di base le donne sono ormai così avanti che si possono anche permettere di votare un uomo. O, meglio, di non votre una donna solo per il fatto che sia donna.
      Non posso dire che sia del tutto sbagliato come ragionamento. Ripeto, è un tema che fa riflettere.
      Detto questo, a me Sanders pare un po’ troppo socialista per vincere un’eventuale elezione finale. Gli americani da un certo punto di vista sono gente molto strana. Basta vedere il loro sistema sanitario…

  2. Sinceramente non ho mai capito molto l’interesse che le persone mostrano per la vita privata, l’orientamento sessuale o la religione di chi governa. Alla fine l’importante è ciò che questi personaggi danno al paese, e attraverso la politica estera, al mondo. Quello che succede nelle loro vite secondo me riguarda solo loro e le loro famiglie. Premesso questo, è vero che finora le donne al potere sono state veramente poche, quindi sarebbe interessante vedere come agirebbe una Clinton, verificare se effettivamente porterebbe quei cambiamenti che sembrano a tutti così necessari ma che nessuno ha il coraggio di portare (qui in Italia poi non ne parliamo). Sperando però che, come spesso accade, la donna non finisca per scimmiottare l’uomo, per giustificare al mondo il potere che si ritrova tra le mani.
    In ogni caso credo che più che una questione di genere, sia una questione di cervello e sensibilità.

Rispondi a Anna Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.