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Di aprile e di tasse

Più invecchio e più mi rendono conto di avere dei seri problemi con il mese di aprile: pollini a più non posso che fanno quasi venire l’allergia anche a chi non ce l’ha, escursioni termiche di trenta gradi che nemmeno nel deserto, acquazzoni improvvisi proprio il giorno in cui hai messo le ballerine… e poi le tasse.
Già, aprile è anche il mese in cui ti tocca prendere in mano tutti i documenti che hai collezionato l’anno precedente e cercare di dare un senso alle tue tasse (parolone, mi rendo conto). Io faccio parte della categoria di quelli che si ostinano a fare parzialemente da soli: essendo una dipendente di banca, ho accesso a tutta una serie di software messi a disposizione dal Caaf, che controlla il mio operato finale ma di fatto si aspetta che io faccia da me.
Ora, non so chi diavolo l’ha pensato questo maledetto software, ma io sudo ancor prima di accedere la prima volta. E faccio bene, perché puntualmente è stato stravolto tutto e puntualmente mi sento un’incapace totale. Stringe incomprensibili, detrazioni che riesco a inserire solo dopo aver acceso qualche candela in Duomo (che poi, perché accidenti cambiano le detrazioni/deduzioni ogni santissimo anno???), acconti IRPEF che ho pagato (eccome se ho pagato!) e che ti voglio vedere a far recepire al software… insomma, fonti di stress a non finire.
Perché continuo a farmi del male anno dopo anno invece di consegnare tutto in mano al commercialista di mio marito? Perché, sangue sputato a parte, la soddisfazione finale di aver avuto la meglio sulla dichiarazione è uno di quei momenti epici che poi ti ricordi per mesi. E sorridi. Perché magari non sarai Superman, però, modestamente… 😉

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3 thoughts on “Di aprile e di tasse

  1. Eh, lascia qualcosa da fare anche a noi commercialisti…!!!😃 Tu pensa a finire il libro, che noi stiamo aspettando con trepidazione!!!

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