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La conversione termica, questa sconosciuta…

Mentre a Milano siamo vicini alle temperature equatoriali e io sono in dubbio se mollare il colpo e accendere l’aria condizionata in casa, o puntare invece tutto sulla danza della pioggia, nella speranza che accelleri l’arrivo di una qualche perturbazione, mio marito era alle prese in questi giorni con l’imminente riunione di condominio (da sempre massimo momento ludico, atteso dai partecipanti con così tanta ansia che in casa nostra la decapitazione potrebbe avere persino più attrattiva). Sono riuscita a sbolognargli l’ingrato compito e quindi ridevo sotto i baffi mentre lo osservavo passeggiare per casa e scuotere la testa di fronte al complesso meccanismo di calcolo dei consumi del condominio. Finché non è arrivato a Canossa, convinto per qualche misterioso meccanismo che io fosse l’oracolo divino.
“Ti ricordi per caso il fattore di conversione dei megawatt ore in metri cubi?”, mi ha chiesto perfettamente serio.
Sono passati dei giorni, ma io ancora rido al solo pensiero. Avrei voluto rispondergli che sì, invece dell’uncinetto vado matta per la termodinamica, ma per una volta la mia espressione deve essere stata sufficientemente espressiva. Ed è andato a cercarlo su Google.
Uomini…

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